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Miglior Prosecco: come sceglierlo?

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La Storia del Prosecco è veramente incredibile e nasce dalla profonda convinzione di Antonio Carpané che in Italia si potesse produrre un vino buono come lo Champagne – e aveva ragione. Carpané era un chimico e quindi sapeva bene come gestire la fermentazione e produsse la prima bottiglia di prosecco frizzante nel 1868.

Tuttavia, è importante capire la geografia dietro la produzione italiana di Prosecco. Il Prosecco non ha la stessa protezione locale dello Champagne (per chiamarlo Champagne, deve provenire dalla regione francese dello Champagne). Ciò significa che ci sono molti produttori esteri, anche da paesi come l’Australia, che producono Prosecco, ma il Prosecco deve e può essere solo Italiano, perciò controlla l’etichetta per assicurarti che sia prodotto in Italia.

Con quale Uva viene prodotto il Prosecco?

Molti clienti ci chiedono: di cosa è fatto il Prosecco? La risposta è che il Prosecco proviene dall’uva Glera. Quest’uva dalla buccia verde matura a fine stagione ed è una varietà semi-aromatica; il che significa che può essere abbastanza profumata, floreale e fruttata.

Una bottiglia di Prosecco deve contenere almeno l’85% di uva Glera perché possa essere considerata Prosecco. Se non ha la giusta quantità di Glera, non stiamo parlando di Prosecco ma di Spumante Italiano.

Qual è il Miglior Prosecco

Il miglior Prosecco (DOC o DOCG) è così buono che non ha bisogno di dirti che è composta da uva Glera. Di conseguenza, se vedi le parole Glera sulla bottiglia e nessun DOC o DOCG, stai effettivamente ottenendo una bottiglia di Prosecco inferiore.

La maggior parte del Prosecco che si trova nei supermercati europei è DOC.

Tuttavia, se stai cercando un Prosecco veramente buono, cercane uno che abbia DOCG sull’etichetta. La DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) può essere utilizzata solo quando il vino è ottenuto dalla zona ricca di calcare situata tra i comuni di Conegliano e Valdobbiadene. Questa regione è l’epicentro del Prosecco Superiore, il miglior Prosecco che ci sia. Ciò è dovuto principalmente a:

  • la qualità del suolo (con un ricco sedimento dei ghiacciai montani con note fruttate e floreali)
  • la pendenza delle colline che viene investita dalla luce del sole nel modo giusto e permette anche all’acqua piovana di scendere a valle invece di rendere marcio il terreno
  • la forma delle colline che crea la perfetta ventilazione
  • la raccolta manuale che filtra gli acini marci e permette all’uva di rimanere intatta fino alla pigiatura

In genere, il prezzo di un Prosecco DOCG non è molto più alto di un DOC. 

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