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Supertuscans sotto i 50 euro? Certo che sì!

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Andiamo subito al succo della questione (che poi, visto che si tratta di vino ci sta tutto) e sfatiamo un mito: per bere bene bisogna spendere tanto. Ok, se parliamo di eccellenze assolute ci può stare, ma grazie a Bacco esistono anche grandi bottiglie a prezzi assolutamente accettabili. E non ci riferiamo ai migliori rapporto qualità/prezzo (altra gran bella cosa di cui vi abbiamo già parlato), ma a vere e proprie chicche da palati fini. Già che siamo in tema, tra parentesi, sfatiamo anche il tabù che ci interessa in questo breve excursus: i supertuscans a meno di 50 euro non solo esistono, ma ce ne sono anche parecchi. Ecco, in questo articolo ve ne vogliamo suggerire sei che faranno felici i vostri sensi ma anche i vostri portafogli. Bottiglie di alto lignaggio e di livello assoluto, prodotte da cantine che hanno fatto la storia dell’enologia toscana, a un costo che, come diciamo da queste parti, se pò fa’.

6 BOTTIGLIE PER NON SBAGLIARE MAI.

Bene, ora che ci siamo tolti qualche sassolino dalla scarpa possiamo anche cominciare a togliere qualche tappo. Partiamo dal Nobile di Montepulciano Macchione Riserva 2016, piccola produzione artigianale a conduzione familiare e liquido elogio all’eleganza, al carattere e alla longevità di un caposaldo della viticoltura toscana. E visto che siamo in tema di eleganza, il Padronale 2013 di Fattoria Cerreto Libri è un inno all’armonia nato da un riuscitissimo blend di sangiovese, canaiolo e colorino, capace di scavare nell’animo dei rossi toscani per tirarne fuori l’intima essenza. E poi, se c’è qualche scettico in lettura si tenga forte, perché ormai ci abbiamo preso gusto e oggi frantumiamo anche un’altra fake news: i grandi brunelli sotto i 50 euro ci sono eccome! Il Brunello di Montalcino 2017 di Ciacci Piccolomini è il degnissimo rappresentante di una stirpe che non ha bisogno di presentazioni e la dimostrazione vivente di quello che abbiamo appena affermato. Vivente, sì. Perché i vini vivono. Cambiano, invecchiano, migliorano, respirano, maturano. Come se fossero un’estensione biologica di chi li crea e se li coccola giorno dopo giorno. 

Chiediamo venia per questa piccola digressione enofilosofica e torniamo a bomba sui nostri eroi del giorno. Ergo, se il tema di oggi è grandi supertuscan a ottimi prezzi, è impossibile lasciare fuori da questa lista Le Difese 2021 di Tenuta San Guido. Una delle cantine più blasonate del mondo ci permette di entrare in questo fascinosissimo argomento attraverso un vino ricco, succoso e dalla chiusura lunga e pulitissima. Stessa cosa che fa un’altra azienda leggendaria, perché il Pian del Ciampolo 2020 di Montevertine ci ammalia con le sue note di viola e spezie scure e ci ricorda, semmai ce ne fosse bisogno, quanto possano essere variegati e diversi tra loro i grandi rossi toscani. Chiudiamo in bellezza, o meglio in bontà, col Campora Rosso di Toscano 2014 di Casale Falchini, un blend di cabernet sauvignon e merlot prodotto nell’area di San Gimignano e grande, complessa interpretazione dei vini di una zona ancora in parte da scoprire. 

A QUESTO PUNTO, CHE STATE ASPETTANDO?

Vi abbiamo incuriosito e stimolato le papille gustative? Beh, se è così a questo punto vi resta soltanto una cosa da fare: venirci a trovare, oppure rimanere sul sito e ordinare online. Tanto il risultato finale non cambia, perché in ogni caso vi portate a casa una bottiglia coi fiocchi. Ma a questo, con noi, dovreste esserci abituati…

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