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Vini Biodinamici

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La cultura dell’ecosostenibilità riguarda si sta espandendo progressivamente anche al mondo del vino. Anche l’enologia infatti sta marciando a vele spiegate verso l’eco-consapevolezza e la sostenibilità. La distinzione tra biologico e biodinamico e naturale non è sempre facile da comprendere anche per quanto concerne i vini. Spesso questi termini vengono erroneamente sovrapposti, ma non sono per nulla intercambiabili. In questo articolo proveremo a spiegare la differenza tra un vino biologico certificato e un vino prodotto mediante pratiche biodinamiche.

Differenza tra Vino Biologico e Biodinamico

In Italia il vino biologico può essere di due tipologie: il vino biologico e il vino prodotto con uve coltivate biologicamente. Le uve devono essere coltivate senza l’impiego di fertilizzanti sintetici e tutti gli ingredienti, lieviti compresi, devono avere la certificazione biologica. A questi vini non possono essere aggiunti solfiti, anche se alcuni che si trovano naturalmente sono consentiti. Solo questi vini possono esibire la Certificazione Biologica. Le prime sperimentazioni dei vini biologici sono iniziati negli anni ’80 per produrre vini senza additivi. Oggi sono tantissime le aziende vinicole che utilizzano moderne attrezzature per la vinificazione. I vini prodotti con uve coltivate biologicamente sono quelli ottenuti interamente da uve biologiche certificate. Nel processo di vinificazione possono essere aggiunte altre sostanze che non devono essere necessariamente biologiche, ma in ogni caso non devono essere prodotte mediante l’uso di pesticidi o fertilizzanti sintetici. I vini devono essere prodotti e imbottigliati in una struttura biologica ei solfiti devono essere limitati a 100 parti per milione o meno.

Nel 2012, l’Unione Europea riconobbe ufficialmente l’etichettatura “vino biologico” mentre in precedenza era consentita l’etichettatura solo come “prodotti da uve biologiche”. La quantità di solfiti consentita nel prodotto finale è uno dei criteri che distinguono i vini americani da quelli europei. Mentre i vini biologici certificati USDA non possono in alcun modo contenere solfiti, l’Ue consente la produzione di vini biologico che hanno fino a 100 parti per milione di solfiti esattamente come previsto per i vini biologici non certificati negli Stati Uniti.

Il Vino Biodinamico, cos’è?

La vinificazione biodinamica (in Italia collegata a Demeter) trae origini da pratiche che venivano già utilizzate quasi un secolo fa. A differenza della vinificazione biologica, la distinzione del biodinamico è immutata fra i vari paesi. Fu il filosofo austriaco Rudolf Steiner, negli anni ’20, a capire che le tecnologie biodinamiche potevano diventare un metodo di coltivazione basato su uno specifico calendario astronomico. La singola giornata viene contrassegnata da uno degli elementi naturali e cioè terra, fuoco, aria e acqua. Nell’organizzazione del lavoro si prevedono i “giorni di frutta” (ideali per la vendemmia), i giorni di radice (buoni per la potatura), i giorni di foglia (fatti per irrigare i vigneti) e i giorni di fiori, in cui il vigneto non deve essere assolutamente toccato. Tuttavia, le pratiche biodinamiche non seguono esclusivamente questo calendario. Steiner ha anche incaricato i seguaci di usare i preparati per la fertilizzazione. Una tecnica utilizzata nell’agricoltura biodinamica prevede corna di vacca riempite di compost che vengono seppellite nei vigneti, solo per essere successivamente dissotterrate.
Spesso il termine “biodinamico” e “biologico” raggruppati. Questo avviene perchè è i vini biodinamici sono il isultato di pratiche biologiche, poiché non vengono usati i pesticidi e dipendono dal compost, piuttosto che dai fertilizzanti chimici. La maggior parte di questi vini è, quindi, anche biologica nella pratica.

La certificazione di vino biodinamico si ottiene anche se si è aggiunto fino a 100 parti per milione di solfiti, molto più di quanto previsto dal protocollo per i vini biologici certificati. Questo vuol dire che un vino biologico può anche non essere biodinamico, anche se spesso un vino biodinamico è biologico. Nel 1985 è stata fondata Demeter USA, un’organizzazione senza scopo di lucro dedicata alle pratiche biodinamiche nel vino. Demeter International rappresenta 45 paesi nel mondo, fra le quali anche l’Italia. Tra i vini biodinamici italiani più apprezzati spicca il:

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